Seduti sulla sponda
del lago dalla pelle degli spettri
i sussurri non hanno un corpo: sono
goccia e corrente,
sono roccia gentile
con la sorella del cielo.
Seduti sulla sponda
questa unica certezza verdazzurra
remiga le ali sulle foglie pigre.
Nel silenzio
sbocciano i riflessi
dell’ere che abbiamo vissuto
nel profondo
dove l’assenza dell’onda è dolce.
Seduti sulla sponda
di un ricordo ed un istante
posiamo il tuo passato e il mio presente,
come la nebbia dorme nella luce.
Verrà il tempo della schiuma
e delle onde.
Verrà il tempo del sale e dell’ombra
e di ogni opera violenta,
ma lo specchio non mente nel silenzio
della grotta,
né per un secolo, né per un secondo.
Sul lago dalla pelle degli spettri,
questi riflessi restano
seduti sulla sponda.
Poesia: Seduti sulla sponda
