La mia immaginazione trova Sublime come l’Infinito, prima di essere svelato negli Idilli del 1826, abbia dormito per sette degli anni in cui i britannici Keats, Shelley e Byron sparivano dal mondo.
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Il blu di mezzanotte si riversa
nel solco lasciato sul petto
del fabbro. L’ultima pipa del giorno
vena la notte di lieve zaffiro,
che pianta qualcosa nel cuore.
Parlò il grigio padre:
“Le ruvide rune cantano di rabbia
ᛈ ᚦ ᚾ ᛁ
Al segno del sole la sala silente
si serba al signore della bionda[1] gente
che domanda in dono il domo guerriero.”
Lei giunse dalle lande di ponente,
da racconti dei refoli fra i venti,
oltre l’abbraccio fra la terra e il cielo.
Un’arciera dagli occhi puri e spenti
In un tempo ancora sconosciuto, in un’arena da lungo dimenticata, dove solo ossa e sabbia rimanevano a testimone delle ere, una forza umana affrontava un Grande Nemico.
Giovedì 10 ottobre, alle ore 16,45 presso la Biblioteca Pietro De Nava, Sala Giuffrè, nell’ambito degli “Incontri con la Poesia”, l’Associazione Culturale Anassilaos, congiuntamente con la stessa Biblioteca, presenterà al pubblico reggino la raccolta poetica, opera prima, di Massimilano Barberio “Videmus nunc per speculum ”, edita da Città del Sole, e che rientra nel progetto di Anassilaos di pubblicare giovani talenti nel campo della poesia, della narrativa, della saggistica.