I
Re e regina, la madre e il figlio,
emerse vittoriosa dalla morte
del padre, crebbe sì come un Giglio,
come aveva promesso alla sorte
sui primi giochi, sull’ultimo letto.
La sposa del deserto si affacciava
sulla ricchezza di un impero stretto:
terra che di sangue la gloria assetava.
II
Lì, un tempo, la Sposa del Deserto
vestiva nelle ombre della luce
di stanze d’oro. Volò un insetto,
le ali mosse come un drappo truce
di guerra. Lui piangeva spaventato,
lei teneva quei drappi in una mano,
il figlio nell’altra e lo spietato velo
calava sulla sposa, piano.
III
Schiacciò l’insetto sporcando la mano
bianca e le dita sottili di scuro
sangue animale. L’altra dolce mano
accarezzò il viso liscio e puro.
Lo voleva proteggere e formare,
lo voleva proteggere ed accudire.
Non c’era nulla che potesse fare,
ma quell’insetto doveva morire.