Poesia: Jinx

Ho camminato su vetro e veleno,
ho respirato strade abbandonate
quando non conoscevo la vergogna
in quel pozzo
dove io sono voluta cadere
lontana dall’oro che ci ha cambiate,
senza potessi toccarlo una volta.

Ho avuto tanti padri quante schegge
ha lo specchio che porto nel mio petto.
Ho avuto tanti buoni amici in vita
quanti spettri sciamano in un solo cuore,
corroso in ogni colpa ho respirato.
E tu,
sangue del mio ricordo,
forza dietro i miei gesti più feroci,
quando ho visto un amore diverso
portarti via dal mio.
E tu,
sangue della mia rabbia,
battito dentro ciò che sono adesso
ammirami dall’acqua del mio pozzo.

La luna è rossa in cielo,
il mio trono è glorioso nella morte
dell’unica voce ho potuto ascoltare.
Triste la canzone suona per me,
quando io ti lascio alle spalle.
E tu,
sangue del mio sangue,
aspetta
il mio giudizio abbattersi sui troni
d’oro che ci ha divise.
Guardarmi
lacerare il cielo
nell’azzurro che avevi promesso.
Le rovine non possono tradire
e le fiamme non possono mentire.
Questo è il mondo che striscia via dal pozzo,
questa è l’ultima parola dirò a te,
perché io… io sono perfetta.